La bella enciclopedia “Il Mare”, edita dalla De Agostini nel 1973, alla voce “Pavese” riporta un’interessante storia della etimologia del termine, che ritengo utile riportare integralmente: “Grande scudo di forma allungata, atto a proteggere tutto il corpo, che si usava porre a difesa dei bastioni e delle murate delle navi, per le quali, dipinto a colori vivaci com’era, e con le insegne e l’armi dei cavalieri e signori ai quali apparteneva, costituiva anche motivo ornamentale oltre che difensivo, disposto a protezione dei combattenti. Trae il nome dagli scudi di quella forma, che si fabbricavano a Pavia, e servivano a più usi, perché i guerrieri in campagna usavano dormire su di essi, restandosene all’asciutto. Del resto le antiche stampe raffigurano le navi con le murate ricoperte di scudi, fossero essi pavesi o no. Dopo si dissero pavesi le lunghe tele di panno di lana, di vivaci colori, usate per addobbare le fiancate, gli alberi, le coffe delle navi nelle solennità, per guarnire le scale reali e le imbarcazioni di bordo, dette però pavesi di bordo i primi e pavesi di palischermo i secondi. Nel XIX secolo si dissero pavesi degli striscioni di tela bianca usati per coprire i bastingaggi in coperta, nei quali, durante il giorno, si depositavano le brande degli uomini dell’equipaggio. In seguito vennero chiamati tele dei bastingaggi: se n’ebbero di tela incerata da usarsi nei climi umidi, poi di tela verniciata, finché i bastingaggi vennero posti in locali chiusi. Oggi il termine serve per indicare la gala di bandiere, o di luci, delle quali si usa addobbare le navi nelle feste o nelle solennità. Il pavese luminoso è formato da file di lampadine elettriche, bianche o colorate, disposte sugli alberi, lungo le sartie, gli stralli, lungo le ciminiere in modo da formare il contorno della nave. Il Gran Pavese consiste in file di bandiere – quelle della serie di bandiere da segnali – disposte in ordine e inferite su sagole che si tendono da un albero all’altro e lungo gli stragli dalla estrema prora sino all’estrema poppa.”