Il motivo è che, fino al secolo scorso, era molto in uso una divisione delle ore della giornata del tutto diversa da quella oggi universalmente diffusa: essendo difficoltoso sincronizzare gli orologi di tutto il paese sulla base di segnali (non esisteva la radio), i nostri avi lo facevano con il sole. In particolare le ventiquattro corrispondevano al momento in cui il sole tramontava.
Quindi alle ore ventitrè il sole era assai basso sull’orizzonte e perciò, per vedere, era necessario inclinare il cappello in modo che la tesa facesse ombra agli occhi.